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sabato, gennaio 02, 2010

Parole nuove

Sono ore che aggiungo punti alla lista dei buoni propositi per il nuovo anno. Nessuna correzione al momento, e questo denota quanto meno una chiarezza d’intenti. Il vero problema è che i suddetti intenti sanno crescere prolifici, come i funghi dopo la pioggia.

Lo so cosa si dice in merito ai buoni propositi d’inizio d’anno, lo so che per molti sono l’ennesima prova di come un’intenzione si possa tranquillamente tradire. Premettendo che in molte cose della vita conta la tensione alla meta e non la sua realizzazione, a mia difesa dirò che sono una vera esperta in listologia.

No, no, non si tratta di una semplice predisposizione alla materia… io sono proprio laureata in Teoria e Tecnica delle Liste a Punti! Ne stilo ad ogni inizio plausibile: inizio del giorno, inizio dell’ora, inizio di un nuovo inizio, inizio della fine… insomma, posso tranquillamente affermare che anche in questo caso si sfiora di pochissimo la patologia (uhm… ora che ci penso, potrei fare una bella lista delle mie patologie… cappelli, taccuini, liste,…).

Comunque.

Questa volta procederò con leggerezza perché a prescindere dai punti fermati sulla carta, quello che conta davvero è questo:

nuove pagine

avere nuove pagine su cui fermare punti. Avere la rincuorante sensazione di poter girare pagine intricate come enigmi da Sfinge, pesanti come macigni e indigeste come la peperonata, e di trovarci comunque righe intonse su cui riorganizzare tutto.

Ecco cosa auguro a me stessa e a tutti voi: righe di una pagina bianca a chi appendere desideri a forma di lemma.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"appendere desideri a forma di lemma." eh?... sei troppo istruita per noi cocker....
Godere vale?

Zelda was a writer ha detto...

ahahahhahahahahahhahahahahah!!
uuuu, se vale, il godimento!! vale eccome se vale!