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venerdì, luglio 30, 2010

Precisazioni e pizzini

$ Ci  sono amici che ci tengono che io sappia tutto - ma proprio tutto - su Zelda.
E così, molto spesso al bar girano pizzini.

Riassumendo…
Zelda è un ipocoristico di Griselda. Mica cose così…

Zelda era pure una “nice” girl (The Great Gatsby, chapter VIII).

Sta per arrivare un temporale potente (o è solo un falso allarme?), penso che mi dedicherò ad un’attività semi-autunnale, molto divanosa e spensierata.
Buona serata!

 

La palla di Malvoy e le ballerine dimenticate

Pensavate che non ce ne fossero altre?
Pensavate forse che l’installazione PALLE AL BAR s’interrompesse proprio sul più bello?! 
Sbagliavate :D! Ecco qui una bella palla della fine dell’800, i collezionisti sanno che tutte quelle che riportino scritte al loro interno sono merce moooolto rara. 
Fortunati noi che abbiamo potuto ammirare questa ennesima chicca.

Come procedono le cose laggiù? Avete già salutato il mare o gridato il vostro nome tra le montagne? Già trovata la bottiglia con la mappa del tesoro?
Qui tutto ok. Ieri sera cinemino con il GM e poi mille impercettibili amenità registrate con Mrs Canon.
Vi lascio con una delizia canina di nome Kiko, che sia una serata meravigliosa!
Bacibelli,
xoxo
   
Uhhh! Carine queste scarpine, mi chiedo perché non me le sia mai filate…

 

 

Paradisi artificiali

Una volta qualcuno ha detto: non puoi finire i tuoi giorni senza mangiare una burrata.

Giusto per mettere i puntini sulle i.

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Prima di dormire

Picture0413

Giusto per dirvi che sono felice. E non c’è un motivo che possa dirvi preponderante o vagamente plausibile.
Giusto per dirvi che ci sarà sempre una nuova scoperta per l’animo disposto a sondare e un nuovo volto amico – insostituibile - per chi lasci socchiusa la porta del proprio cuore.
Ci saranno nuovi incroci e piccolissimi modi per sorridere. Estenuanti sessioni di ricerca dell’idea del secolo e gustose cenette fatte di casa, gelatini e saggezza.
Chiunque sia disponibile a credere che non esistono categorie, ma solo persone, godrà dell’abbraccio dell’inaspettato; chiunque sia pronto a vestire i colori con fantasia sarà portatore sano di arcobaleno.
Volete precludervi una possibilità tanto preziosa?

Giusto per dirvi questo e per augurarvi una dolce notte!
A domani!
xoxo

giovedì, luglio 29, 2010

Cutting art… o quasi

 
Buon Pomeriggio Amici!
Come vanno le cose lì? Qui tante cose da sistemare prima di qualche giorno di meritata vacanza. Ho veramente bisogno di staccare un po’ la spina… rischio seriamente la totale e irreparabile fusione delle sinapsi. E voi? Voi scapperete dalla routine verso qualche luogo fatato?

Novità del periodo: la CUTTING ART.
Mi rilassa a livelli inusitati!! Per ora l’arte si risolve a poco e il cutting è piuttosto incerto, ma potrebbe restare quello che è: un semplice tentativo di schiacciare i pensieri.

Pubblico qui sotto la prima opera (brividi veri, lo so) con una delle mie frasi da Bacio Perugina, quella che amo di più scrivere/dire/sussurrare.
Siamo di dove vogliamo essere.
Tutto il resto è geografia della scusa.

(al momento sono fissa sull’incisione della parola geografia)

Torno al mio lavoro… nessun cutting, roba seria ;)
Bacibelli!
xoxo

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mercoledì, luglio 28, 2010

Civico 16, già 26

                  

martedì, luglio 27, 2010

Nuova bambolina!

Regalo della Essa, dal Sudafrica.
Una nuova amica delle mie Worry Dolls… si dice porti moooooltissima fortuna.
Che ne dite, ci crediamo?
Altra domanda essenziale: come la chiamiamo? 

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Piccolo spazio fatuo

Questa camicia è spettacolare.
Ok, l’ho detto.

    

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Gina Lagorio was a writer

«Càpita che sia negativo. Se càpita negativo, affrettati ad accettare. Se è positivo e lo sai, vivilo in pienezza. Perché c’è tempo per ogni cosa, se càpita. E non tutto è triste o squallido o insensato. La speranza càpita ed è nutrita dalla lievità della gioia. E anche volersi bene è giusto che càpiti, perché se non capita, non riuscirai ad amare gli altri. E passerai come un’ombra nel nulla».
da Càpita

Gira e rigira, in qualunque canale virtuale mi trovi, finisce sempre che io parli di Gina Lagorio.

Il mio amore per la sua scrittura è nato in modo del tutto fortuito, lontano da qualsiasi pianificazione o conoscenza pregressa, e come tale, è stato detonante. 
Un’estate ligure solitaria - decisamente dedita alla pagina scritta - e le sue opere fuori commercio in un gazebo sul lungomare di Rapallo.

Gina Lagorio è stata una grandissima scrittrice e una donna combattiva che non ha perso un grammo della sua leggiadria e del suo fascino. Purtroppo la memoria italica è colpevole anche del suo oblio: si è parlato tempo fa di una riedizione delle sue opere, ma al momento tutto pare tacere.

In quell’estate m’innamorai del suo Inventario, immergendomi voracemente in un mondo letterario e personale che non ha mai smesso di affascinarmi e commuovermi; un microcosmo fatto di equilibrio, passione, genio e femminilità. Fu una stretta di mano vigorosa ed entusiasmante, una ruota felice fatta con una gonna di tulle e fiori.
Poi venne tutto il resto: Tra le mura stellate, Un ciclone di nome Titti, La spiaggia del lupo, Càpita, Golfo del paradiso, Raccontiamoci com’è andata, Approssimato per difetto, …

Per quest’estate vi consiglierei di seguire la prima tappa della mia avventura e di cominciare con Inventario.
Vi verrà voglia di rileggere L’Isola d’Arturo o Anna Karenina, di ascoltare Paolo Conte e Le Variazioni Goldberg, di dare un’occhiata ai latini, di stringere la mano a Camillo Sbarbaro (uno dei miei poeti preferiti) e poi di ballare, vivere, viaggiare, perdervi nell’eternità del mare di Varigotti e conoscere le Langhe.


Del resto è così che capita con le cose belle: ci suggeriscono altri mondi senza la paura di perderci. Aprono le porte delle proprie cineserie e non temono furti o plagi. Le cose belle sono sempre diverse, evolvono, crescono, diventano altro. Proprio come capita con le stelle notturne che mentre vengono indicate sono già di un altro cielo.

 

Scrittori per un anno: alcuni video della scrittrice, qui.

 

lunedì, luglio 26, 2010

Cieli ghiaccioli

      

Un anno fa

Caelum non animum mutant qui trans mare currunt
Orazio


Un anno fa non c’era Mrs Canon… ma gli occhi vedevano cose bellissime lo stesso.
Ce lo siamo scritte oggi, io e *a: non conta quale direzione prenda il tuo cammino, non conta quale mare tu stia solcando, il tuo animo resterà sempre quello. Cambieranno i cieli ma non la tua essenza.

Oggi sono piena di bellissimi pensieri, molti dei quali mi piacerebbe fossero vostri.
Libri, frasi, foto, piccole sorsi di delizie che mi appaiono inaspettatamente come fossero irrinunciabili contingenze in ore qualunque.
Credo che questo venticello mi sia amico e m’ispiri con i suoi vortici eleganti e armoniosi.

mare è un verbo

Quest’ultima foto è una delle mie preferite. L’ho fatta con il cellulare nel giugno del 2009, si chiama Mare è un verbo e devo averla senz’altro inserita nelle cose di Zelda in molteplici altre occasioni perché m’ispira enormemente e mi pare quanto di meglio la mia mano sia riuscita a fermare in termini di armonia.

Che sia un verbo ognuno dei vostri sentimenti.
Che vengano coniugate solo libertà, vento e danza.

Attendo un’amica preziosa e sento grandi passaggi di bene.
A dopo!
xoxo