Oggi ho imparato che non c’è sempre un titolo per tutto.
Le foto sono già nel post da una buona mezz’ora, incolonnate in modo mirabile, e le parole faticano a venire fuori, complice un certo grado di stanchezza silenziosa.
Fatico a riassumere queste ore in un titolo che possa dirsi unificante: c’è stato tutto e il contrario di tutto. C’è stato anche un esubero di tutto e una decisiva mancanza di poco.
Domani, lo so, l’arcano salterà fuori, come il coniglio dal cilindro. Domani sarà produzione creativa e lezione. Oggi è sospensione, ma non è poi tanto male…
Piccoli ragguagli: le scarpe della nonna hanno fatto il loro dovere (si legga: non si sono rotte) e l’incontro con Annamaria è stato spettacolare. Vederla, anche se per poco, è stato rigenerante e molto utile… mi sono ricordata chi sono e verso dove vado. E la cosa mi è piaciuta.
E ora le foto di questa manciata di ore marittime.
Se talvolta mi mancano le parole, la mia fidata macchinetta tascabile sa sempre regalarmi enormi soddisfazioni.
C’è sempre un cielo utile a minimizzare le tue pene, c’è un piccolo tesoro di niente che ti accoglie all’improvviso e relativizza, risistema, rimescola. Saggio e maturo grazie alla sua estensione, previdente ed eterno come la conchiglia che declina nelle sfaccettature della perla.
Esci dal supermercato per supplire alle mancanze del frigorifero (che poi sono le tue da massaia) e il tuo profilo delimita una gravità che non sente il peso dei tuoi pensieri. Sei parte di qualcosa di molto più grande e con questa rassicurazione cuoci le patate e attendi la partita dell’Italia.
Fortunato colui che investe sulla sorpresa del dietro l’angolo: per gente simile non esisterà mai un giorno che non appaia da subito irrinunciabile.
Bacibellissimi a Tutti!!
2 commenti:
Quella città ha un aspetto "vagamente" familiare...
Tutte le estati,
un mese almeno,
da 0 a 15 anni.
Poi mi sono stufato! ;-)
---Alex
...anche se senza titolo è uno dei tuoi più bei post! =0) LaFr@
Posta un commento