Una volta qualcuno ha detto: metterò la testa a posto quando troverò un amore tutto mio.
Sempre quella volta, qualcun’altro ha risposto: questo è un classico, come My Way per Frank Sinatra.
Siamo alla ricerca di regole che sovvertano la nostra griglia mentale o, più semplicemente, le costrizioni di un incedere piuttosto definito ma, di fronte al bisogno di un punto che rappresenti il nostro approdo e la nostra partenza, pecchiamo di un neoclassicismo alla Canova, con un ritrovato gusto per la regola e l’equilibrio.
Serata bella bella, quella di ieri.
Amici, parole, risate e sushi. Ho parlato troppo, avrei voluto domandare e ascoltare e invece ho mitragliato parole e risatine da cartone animato… vi racconto un segreto: a noi timidi cronici alla fine capita così. Ho tossito in modo compulsivo e forse sì, è il caso di ammettere la mia allergia a qualcosa di non ben identificato (ci ho ragionato, il polline è troppo old style, propenderei per le polveri sottili…). Ho mangiato tanto cibo colorato e mi sono sentita parte di qualcosa di semplice e bello. Prezioso.
C’è anche stata una sortita inaspettata al concerto dei Baustelle e qualche abbraccio non preventivato. Se considerate la disfatta pomeridiana in un camerino del centro per la devastante prova costume, e ci aggiungete i pensieri labirintici di questo periodo, capirete la mia profonda gratitudine all’imponderabile del dopo tramonto, a quello che è arrivato inaspettatamente – perfetto e non definibile.
In piedi, tra la folla vociante di ieri sera, mi sono vista per un attimo da fuori e ho interrogato questo perenne scollamento alle cose che mi accompagna da sempre.
Poi ho tossito nuovamente, mi sono soffiata il naso per la millesima volta e mi sono detta che ci vorrebbe una vacanza.
Sì, una vacanza di mare, sole e poco altro.
Senza domande, con soli punti esclamativi.
Forse a settembre. Forse.
Buona giornata a Tutti e bacidiunbellopazzesco!
0 commenti:
Posta un commento