Ieri sera ho ceduto alla tentazione del carboidrato.
La massaia che c’è in me, stipata in qualche angolo dell’anima, si è ribellata. Il morale era altalenante e il passo verso la caloria spicciola è stato breve. Breve ma intenso, direbbero gli amanti della precisazione.
Cinesi della Basilica (questa volta d’asporto), pizza alle verdure ben cotta e patatine fritte.
Birra, ovviamente birra.
Junk food solitario e visione del cielo, con qualche perla di saggezza da sussurrare a mezza voce tra un morso e l’altro (anche a bocca piena): questo era il piano. Poi la cottura sostenuta ha determinato la bruciatura del lauto pasto (eccesso di zelo mandarino, non c’è che dire) e così, mentre aspettavo che la pizza venisse rifatta, mi sono trovata a rubacchiare mucchietti di patatine molli dal sacchettino bollente. Ero un’immagine pessima da guardare, sia inteso…
Il timido e reciproco avvicinamento alle cose di Mrs Canon continua e sorprende.
Click click click!
Oh, ma guarda l’albero! Uh, la foglia! Ma tu dimmi, il cielo!
Tutto uno stupore dietro l’altro.
Sono fortunata. Grassoccia, incasinata e persino pesantuccia… ma immensamente fortunata.
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