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martedì, luglio 20, 2010

Palle e sushi

Buona serata Amici, come vanno le cose lì?
Qui è proprio il caso di dire che una palla tira l’altra! Oggi il Confy ne ha esibita una belga… come la trovate?

Giornata di piccoli miracoli, quella odierna.
Di palle che intrappolano paure infantili  e di ordinate tessere di sushi che liberano confidenze.

Mi sto preparando per cenare con due amici preziosi.
Immersa nel vitale dubbio di vestire a pois o a fiori (sono problemoni, lo so), mi è venuto da pensare che è la prima volta in tutta la mia vita in cui vorrei che l’estate fosse già passata.
Nulla di negativo, ci mancherebbe… consideratela solo una gran voglia di nuovi progetti lavorativi, di fresco e di quelle deliziose passeggiate tra i colori dell’autunno, magari con un cappottino in tweed leggero leggero e un timido accenno di basco tra i ricci.
Proprio oggi, anche la mia amica V. mi ha scritto una mail deliziosa in cui sosteneva che la sua stagione preferita fosse l’autunno… se siete affini a queste nostre nuances sentimentali, sentite qui: organizzerò un simpatico tè delle vecchie del bridge proprio con l’inizio dei toni del marrone.
Ovviamente sarete tutti invitati!!
Ma è un po’ troppo presto per dare coordinate spazio-temporali, in effetti… vediamo innanzitutto di rendere quest’estate digeribile. Ce la faremo, me lo sento!

Vado ad arricciarmi i capelli :D
Bacibellissimi e buona serata!
xoxo

4 commenti:

Ilaria ha detto...

:O ...lo vorrei conoscere anch'io un collezionista di palle di vetro...

sulla digeribilità dell'estate: ti capisco. quest'anno va meglio. l'anno scorso per sostenermi ho cercato ogni giorno, o quasi, degli antidoti. quelli individuati spaziano dalla macchina fotografica sempre con me, al balsamo per capelli alla vaniglia a... non mi ricordo, ora vado a controllare.

buona cena!

Zelda was a writer ha detto...

:DDD in effetti ha il suo indubbio fascino... devi poi considerare che arrivo e le tira fuori dalle tasche...

mi piace tantissimo il discorso che fai circa gli antidoti! lo capisco con una profondità che mi sorprende e mi rende felice: ritrovare i propri "nientini" negli altri ci fa sentire più forti nella lotta contro il buio, l'ovvio, lo stabilito, il gretto.
ci si prova con il sorriso e il colore, insomma... nella netta convinzione che un punto di vista incantato sulle cose delle Vita sappia generare miracoli.

bello il tuo passaggio lattementa nelle cose di qui.
dolce notte!

AD Blues ha detto...

Strano che a tente persone piaccia l'autunno.
per me l'unica cosa positiva di quella stagione sono le caldarroste.

Per il resto mi sa di agonia prima della morte, di tristezza, di fine.

Di vestiti pesanti, giornate sempre più agonizzanti che culmineranno in un buio tombale.

No, l'autunno non mi piace...

---Alex

PS = certo però che una buona compagnia potrebbe pure renderlo sopportabile!

Zelda was a writer ha detto...

adoro l'estate fuori dalla città, per dirla proprio tutta. sono talmente figlia del Sud che chiuderei i battenti al primo accenno di afa per stare tutto il santo giorno in spiaggia, a cercare sole e sciabordii, tra pasta in tupperware e merendine del dopo bagno.

sarà una contingenza quest'anno. sarà per quello che non la sopporto. sarà che sono in città :D

comunque l'autunno ha fascino, c'è poco da fare!! è mite e decadente. un vero bohémien.

:D