No one has ever measured (not even poets) how much the heart can hold.(Z. F.)
La storia racconta che Zelda Fitzgerald fosse ad un passo dal diventare una magnifica étoile del Teatro San Carlo di Napoli ma che poi il marito si oppose all’ingaggio, considerando la danza un hobby di certo nobilitante, ma non un’attività da esibire di fronte a numeri imprecisati di pubblico.
Me lo sono spesso immaginata quel passo, l’ho visto delicato e leggiadro: un piede arcuato e venoso a pochi centimetri dal sogno. Se Zelda fosse diventata l’Aida del Teatro San Carlo forse non avrebbe scritto con tanta urgenza e forse avrebbe frequentato un minor numero di case di cura mentale, rendendo meno tenera la notte del suo Francis. I processi alle intenzioni però non vengono mai bene e la verità dei fatti è che Zelda non fece mai il trionfale passo dell’Aida.
Ci sono esistenze che poggiano su una catena di effetti del tutto fortuiti, minate da sfortune mirabolanti in perenne agguato. Non riuscirò mai a capire come si speri tutta la vita di fare una tale cosa e ci si ritrovi per le mani un vissuto che non si sa da dove sia sbucato, in genere insoddisfacente e maledetto, tarato sul simpatico meccanismo che ti porta dalle stelle alle stalle e mai sul suo esatto contrario.
Ma per quanto il destino si accanisca non ci sarà mai esistenza, convenzione o sfortuna a imporci di essere quello che conto in banca, tasse e vestiti testimoniano per noi. Siamo quello che la nostra anima sogna e ci sarà sempre un pittore che meriti di essere definito tale (nonostante il suo evidente lavoro da parrucchiere), a patto che la sua anima lotti e dipinga per lui.
La cruda verità non potrà mai limitare il nostro diritto al sogno perché siamo nati con un disegno molto più prossimo al divino di quanto si possa pensare.
E Zelda, che tutta la vita lottò per determinare il suo io, al di là dei limiti della sua biografia, è e sarà sempre quello che la sua anima le suggeriva: una scrittrice.
E Zelda, che tutta la vita lottò per determinare il suo io, al di là dei limiti della sua biografia, è e sarà sempre quello che la sua anima le suggeriva: una scrittrice.
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