Sono qui e mangio caramelle senza ritegno.
Dovreste vederle, sono belle che paiono finte e, anche se so che non finirà bene, che il mio povero stomaco non apprezzerà, per ora non posso far altro che mangiarle. Ci sarà un momento, preciso tragico e recalcitrante, in cui le ripudierò, odiando questa ingordigia infantile. Ora mi paiono un mondo fantastico.
Capita così con le magnifiche delizie dell’infinitesimale: sembrano urgenti e definitive. Fanno male quando iniziano a pesare e per un po' si tende a bandirle, ma poi tornano… tornano fatate, non appena la ragionevolezza schiaccia un meritato pisolino.
(from Handy Candy)
Si può fare indigestione di tanto altro…
Di cielo, per esempio. Di concetti. Di glicine. Di speranza, sassolini (talvolta difficili da ingurgitare, ahimè), orizzonte e… di portoni da cui uscire e scoprire. O in cui entrare, per lo stesso motivo.
Non c’è vita che non subisca il mal di pancia del troppo vissuto. Ci sta, è l’eterno rischio di una vita che tenta, sperimenta e rischia.
Bacibellissimi!
ps: stasera, dalle 20.30, sono in Piscina Comunale… una mia foto è stata scelta per una mostra chiamata SALVACONNOME (foto fatte con il cellulare), eccola! :)
UN CANTANTE HA PERSO LA TESTA PER ME
0 commenti:
Posta un commento