Oggi è giornata di infusi. Fosse per me, oggi, berrei solo tè delicati, aromatizzati, colorati. In tazze leziose, ballerine e fiorate.
E mi disinteresserei di tutto. Perché a volte profondità vuol dire anche questo, a volte gravitare sulla superficie come una bella ninfea non risolve ma solleva. Potrei sottoscriverlo.
Non è escluso che io non sia affatto profonda e che stia cercando solo delle giustificazioni nobilitanti al mio bisogno di niente. Ma questa è un’altra storia: oggi si parla di tè. Oggi siamo gelsomino, earl grey, verde, rosso, bianco. Oggi noi siamo tè.
A volte mi perdo nei riflessi di un infuso: guardare la mia faccia così concentrica mi fa sentire estranea pure a me stessa. Ma non è una brutta sensazione: in genere mi saluto e mi strizzo l’occhio con fare comprensivo. Il tè mi permette di perdonarmi… cosa rarissima!
A volte vorrei solo dedicarmi al gesto e sapere che se ne intenderà la vera intenzione. E non prendermela nel caso di traduzioni del tutto fallaci. A volte vorrei un posto che mi conosca appena entro e che mi tenga stretto a sé lasciandomi libera.
Molto spesso la Musica è quel posto.
ps: ma giusto per sapere… i miei passi sono così lontani dai miei pensieri?? Rispondete con cautela, per favore.
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