Stavo pensando che per certi stati d’animo sarebbe fantastico essere parte di un’enorme boule à neige (enorme q.b. a non farci sentire ingabbiati): all’apice del proprio scoramento, o nel momento di semplice e umana saturazione, basterebbe capovolgersi per ritrovare quel candore delle neve che scende, lo stesso che da bambini sapeva metterci in pace con le cose del mondo.
Molto probabilmente da bambini eravamo già in pace con il mondo e le sue cose. Temo, non senza rabbrividire, che sia questa nostra “chiara e adulta coscienza dei fatti” a renderci bisognosi di una verticale che capovolga per qualche secondo i punti di vista e ci regali sempre e solo neve. Continue verticali, continua insoddisfazione.
C’è un feroce e lieve momento di sospensione che caratterizza le sorprese, siamo esse neve o gesti inattesi. Uno pensa che la vita proceda così, tutta respirata uguale, poi arriva al tutto-respiro, quello sincopato e fastidioso di quando fai le scale con il cestello dell’acqua e proprio lì, quando credi che no, non ce la farai… ecco che arriva: il breve istante di silenzio e stasi.
Capita spesso con la neve, quando azzera, livella e migliora; quando giureresti di averla vista portare fate e quel bisogno di resettaggio su cui non speravi più. Capita anche con i gesti, che ti fanno sentire viva e importante.
(film qui)
Scorre sulle nostre teste il titanico tentativo del cielo di ripulirci, vezzeggiarci, colorare qualche pensiero deliziato e scacciarne tanti altri malevoli, con saette e tempeste. A volte, in piena città, mi capita di alzare il naso all’insù e di osservare le nuvole con lo sguardo che si riserva a chi fa fatica: come dev’essere dura essere testimoni di continue nefandezze, quando deve costare farsi guaina respingente di egoismi e prevaricazioni…
(film qui)
Scorre come linfa nella pianta, la magica possibilità di stagliarci sugli abissi del cielo e di partecipare ad una vita, ad un sogno, ad una favola. Vorrei essere più memore di questa certezza matematica, ma spesso la prospettiva appare statica e scontata, un po' come la vita e i suoi svolgimenti.
Io credo che ognuno dovrebbe regalarsi una piccola boule à neige come promemoria. Kitsch o essenziale, colorata o zeppa di glitter, potrebbe ricordarci che molte volte la vita è più semplice di noi.
( Mrs. Poppins)
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