Alzare colli di cappotti proibiti

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Io davvero non lo so perché il Destino mi abbia voluto così. Sarei potuta essere essere meno sensibile. Meno umorale. Meno attenta alla virgola. Credo che, senza sentire ogni sacrosanta volta il dolore della fogliolina che si spezza, sarei comunque stata bene. Credo.

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In questo anno di analogico, alcune volte avvicino il viso alla finestra e soffio un po' perché si appanni. Può essere che le cose confuse si cerchino in tutti i modi possibili, che ci sia un morboso compiacimento nel non capirsi mai… può anche essere che mi piaccia tracciare cuori e fiori su superfici insospettabili o che il lento rischiararsi della finestra a volte sia l’unica speranza di chiarezza di cui possa disporre.

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Iniziano mesi duri e so con certezza che molta della mia soddisfazione dipenderà solamente da me. Da me. Ancora prima della fortuna, delle congiunture astrali, di grandi botte di didietro e degli ottimi pronostici che pare abbia stilato per il mio segno il mitico Rob Brezsny.

Alla fine, e molto più banalmente, anche quest’anno tutto dipenderà dal mio coraggio di alzare colli di cappotti proibiti.

(source)(questo esserino mi è stato regalato per non sentire la mancanza del mio gatto Mr. Muciolo, specie quando si appallottolava vicino al mio pc e attendeva che io avessi finito di lavorare. Certe assenze non si scalfiscono con una sostituzione, ma devo dire che è un delizioso ninnolo peloso).

Bacibellissimi a tutti!

xoxo

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