Non iniziamo per non finire. Sempre di più, in un’illusione d’immortalità che ci viene regalata da tutto - mutui, botulino e pubblicità inclusi - rimandiamo gli appuntamenti importanti della Vita, perché tanto per finire ci sarà tempo. E intanto la vita scorre.
La fine c’indispone. Non credo si tratti di paura, è piuttosto fastidio prurito esposizione. A magagne, fatiche, rimesse in gioco, discorsi e scuse infinite.
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La fine ci ricorda che siamo a termine, implica divisione dei pani dei pesci, è un ricominciare da capo che disorienta, è perdita, pezzi di sé appiccicati a cuori di altri, tempo perso in spiegazioni, tempo tolto alla propria libertà. La propria libertà…
Mi chiedo cosa sia esattamente questa libertà che si difende con accanimento, spesso mi pare assomigli alla perfetta solitudine di un eremita in una cucina high-tech, piena di optional e senza pastasciutta.
Allontanando l’idea della fine, si vanifica la vita… evitando la fine, non si conferisce il giusto valore allo svolgimento. È come se ci si privasse di un bacio da film per paura di rovinare il rossetto.
Allontanando l’idea di un piccolo cammino a metà strada è come se ci si baciasse da soli. Lo facevi a 12 anni, quando premevi le labbra sullo specchio per capire come si potesse dare quei baci lì. Ti crea uno strano effetto farlo ora, mentre l’ascensore sale e tu continui a rimandare il piano a cui scendere.
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Mannaggia, che post tetro! Non so neanche per quale motivo mi sia venuto. Se non vi piace, ditelo pure… ditelo in modo analogico… ditelo circa così:
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E comunque, a scanso di equivoci, io sto benuccio…
Bacibelli-ma-propriobelli!
xoxo
3 commenti:
Conosco le ragioni di queste parole. Le conosco e non avrei saputo dire meglio.
[E' più facile scegliere un culo di gomma immaginato a mezzo web che tenere fra le mani un culo che invecchia e scegliere di amarlo ogni giorno al risveglio. Per dirla a modo mio...]
p.s. amare un culo che invecchia è la vera rivoluzione.
p.s. (2) oggi ho metafore poco bucoliche. perdonami.
secondo me le tue metafore poco bucoliche ci porteranno fortuna... ih!
Come dice mia nonna (che ormai è il mio guru), bisogna avere più coraggio.
Quel coraggio che ci fa osare, e non ci sono accidenti o scuse valide (e per lei si chiamavano bombardamenti) che tengano.
reagire agli shocks con nuova forza (dopo, chiaramente, un tollerato smarrimento).
E osare.
Altro che la fine.
La fine potrebbe anche solo essere il pretesto per cominciare. Dicesi: obiettivo.
Bacini e bacilli (anche io, uff)
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