Neve e sorrisi

Sono tornata da Prato direttamente dopo il concerto e abbiamo trovato tutta la neve del mondo. In più soffrivo di una costante riproposizione delle magnifiche tagliatelle ai funghi porcini che avevo mangiato verso l’una di notte. La macchina sciava in autostrada, tutto era irreale e silenzioso. Verso le 6, una misteriosa luna, disegnata con il compasso, divideva il cielo con l’alba più vergognosa che mi fosse mai capitato di scorgere.

In quel momento ho pensato tre cose:

1. non mangerò più funghi porcini;
2. la vita è splendida;
3. mi butterò a capofitto in questo nuovo periodo di incognite e progetti coraggiosi.

Già all’inizio del punto 2 sorridevo che sembravo ebete e alla fine del terzo si è rotta la gomma dell’auto… Sono arrivata a casa alle otto e mezza e da quel momento non faccio che dormire come Nonno Simpson (diciamo che non sono propriamente un fiorellino di campo).

Questa è una selezione di quello che i miei occhi hanno potuto registrare. Un piccolo modo per portarvi sempre con me.

Il viaggio d’andata proponeva questi paesaggi, la campagna era ghiacciata e forse, dico forse, avrei dovuto sospettare l’arrivo della tormenta…

Ieri ho sperimentato le innumerevoli risorse della messa a fuoco fotografica con il mio baracchino digitale… i risultati non sono incoraggianti, ma voi cercate di premiare sempre il mio impegno a tratti commuovente. Ecco il Duomo di Prato sfuocato con sconosciuto inconsapevole a fuoco.

E ora l’esatto contrario…vi assicuro che al momento pareva una cosa molto più divertente…

Micol Barsanti la trovate qui.

Ed ecco la neve…

Torno per una chicca letteraria, a dopo!

bacibellissimi!

xoxo

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