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venerdì, maggio 28, 2010

Ti dirò che non parlo

Premessa: Vi è mai capitato di aver tanta voglia di una voce amica con cui parlare e nessunissimo desiderio di aprire bocca?

Stato attuale: Sono qui, muta come un pesce. Stanca che non pare vero. In penombra. Senza nessuna intenzione di fare o dire. Giusto un libro con me. E la cena sul fuoco.
Giornata strana, oggi. Faccio il punto della situazione, tanto con la scrittura si dice senza parlare e al momento mi pare un buon compromesso.

Peso della vita: sul quintale.
Grissini ingurgitati: troppi.
Antidepressivi naturali 1: completino gonna blu scuro e corpetto incrociato. Pizzo che orla tutto.
Riuscita del rimedio 1: non pervenuto.
Volte in cui mi sono detta naaaaaaaaaaaaa, me ne vado: 25 e 1/2.
Strano malessere odierno: tachicardia.
Caffè bevuti: 2, quindi per una volta non è colpa loro.
Parole sottovoce: almeno tre.
Era necessario sussurrarle? Assolutamente sì.
Senso di solitudine e di sospensione: maledettamente presente. E non è che ci si veda spesso, noi due.
Antidepressivi naturali 2: biscotti intagliati nel burro e intinti nel cioccolato.
Riuscita del rimedio: ve lo faccio sapere dopo cena.
Patate pelate: 5, di cui due molto grosse.
Volte in cui si è spento il cellulare: in realtà sarebbe meglio dire che non si spegne, ma che ogni tanto si accende.
Rimorso della settimana: ho lasciato marcire le ciliegie in frigorifero.
Gestione del rimorso della settimana: se la vedrà la pattumiera.
Orgoglio della settimana: ho una camicia da notte molto elegante e uso bene i congiuntivi.
Gestione dell’orgoglio della settimana: faccio sogni con consecutio molto elaborate. 
Numero degli abbracci che vanno ricordati: due, sempre alla stessa persona. Ma domenica conto di abbracciare senza ritegno.
Frase della settimana: niente è come sembra. Porca miseria.
Piccolo desiderio del periodo: la centosettantesima stella a destra (tenuta d’occhio l’altra sera dalla mia finestra) ha ben chiaro cosa vorrei. Lei saprà custodire il desiderio e illuminarne la tenacia.

Cose strane capitate
: meglio dire cos’è capitato di normale.
Cose nella norma capitate: ho visto un divano celeste per strada.

Buona serata, la cena mi chiama.
Ma non parlerò nemmeno con lei. ;)

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