Guest blogger: Emiliano Gucci

 

Emiliano Gucci è uno dei miei scrittori preferiti.
L’ho conosciuto grazie alla lettura di Un’inquilina particolare (Guanda). Libro – consigliatissimo, ma davvero – sulla forza dell’Amore, oltre le barriere di senso e di genere. 
L’ho intervistato e ho continuato a leggerlo, sicura come poche volte che la sua scrittura sia un dono prezioso e irrinunciabile: lo leggo e lo rileggerei. Lo leggo, sorrido e penso. Lo leggo e mi viene una rincuorante voglia di fare, scrivere, dire.

Sono venuta a conoscenza di una nuova iniziativa che lo riguarda e così gli ho chiesto di scrivere due righe da lasciare qui. Ha risposto immediatamente all’appello, dicendomi che avrei potuto tagliare dove lo ritenessi necessario. Io, ovviamente, me ne sono guardata bene dal farlo :DD

Ecco qui il resoconto di due bellissime esperienze di parole e cuore.
Tutte per voi. So che le amerete subito. So che le farete girare in tutti gli angoli che meritano di essere spolverati con piccoli guizzi di speranza!
Ahhh! Il nuovo blog di Emiliano è qui!

 

Sono così contento di essere qui su Zelda was a writer (io, Emiliano Gucci, ospite intruso), perché Zelda mi piace e perché l’occasione è preziosa: segnalarvi due libri nati da altrettanti cantieri di scrittura creativa con ragazzi diversamente abili; due carovane aliene atterrate per sbaglio a Firenze, si direbbe, quando invece il merito è soltanto di qualche temerario individuo.

“Arancione-one-one – Racconti fantastici” è il risultato editoriale de L’ingenuo creativo, progetto di “divertimento linguistico, vagabondaggio fabulatorio” ideato da Rino Garro: un viaggio di parole e intuizioni, gioco, emozione, nato dalle menti di ragazzi con età e facoltà diverse, accompagnati da scrittori (lo stesso Rino Garro più Valerio Aiolli, Valeria Parrella, Marco Vichi, io) e dal pittore Marcello Bertini. Un incontro dopo l’altro siamo finiti nel loro mondo creativo e di conseguenza nel nostro, rinnovato, liberato, dove hanno preso vita personaggi pazzeschi come il Professore Catorcio, Chiara Camilla del Duomo di Firenze, Pasquale Pasquetta che andava di fretta, il ragazzo con il cappello di paglia, tori e mucche cornute (nel senso dei reciproci tradimenti sentimentali). Una continua festa di coloratissime capriole tra i cosmi.

“Pri-pri e Pe-pe – Le strambe avventure di Primavera e Pedro” nasce invece dall’Associazione Trisomia 21 Onlus (riferimento per persone con sindrome di Down qui) con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli (divertendoli con una fiaba) a temi quali la diversità, la conoscenza, l’amicizia. In pista, la Brigata Stralunata T21 (oltre 30 ragazzi), due scrittori, due operatrici, un’artista (Maria Paola Mugnaini) per un grande brainstorming (è proprio il caso di dirlo) iniziale, a decidere tutti assieme gli elementi fondamentali (ambientazione, personaggi, incipit). E poi via, divisi in gruppi, a raccontarvi di Primavera, una bimba con gli occhi a mandorla, balbuziente e rintronata come le ricorda quello stronzetto (amichetto) di Pedro, riuscendo a rovinare il suo giorno speciale: quello in cui, semplicemente, l’avevano invitata a una festa insieme agli altri coetanei.

Perché ridendo e scherzando, in libri come questi, si raccontano anche quelle piccole grandi ferite che certi ragazzi subiscono quotidianamente a causa dei comportamenti sbadati e sbagliati del prossimo. In attesa della magia definitiva, viva il lieto fine (perlomeno nelle fiabe) e viva Zelda was a writer per l’ospitalità, viva la vostra tenerezza nel giungere al termine di queste righe: dovessero capitarvi i due libretti tra le mani sono certo che non vi deluderanno. Posso dirlo, perché non sono miei.

Emiliano Gucci

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