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mercoledì, novembre 24, 2010

Proprio come mi è capitato di fare sempre

Guardo e respiro. Proprio come mi è capitato di fare sempre.
Ma questa volta c’è che procedo e che tento. Solco intenzioni, attraverso speranze e incrocio piccoli stupori che mi strizzano l’occhio. Magicamente. Io non saprei come spiegarlo diversamente, ma mi sento di partecipare ad una storia bellissima e la racconterei sempre.
Senza la paura di apparire monotona, senza il timore di conoscerne gli svolgimenti finali.
Vi scrivo e ho una casa in cartone di due piani che mi guarda. Non ci sono bambole che l’abiteranno, ma chissà… magari qualche paper doll la rimediamo. Oppure ci trasferiremo noi e non se ne parla più.
Quel che è certo è ci sarà spazio per una manciata di sogni da avverare e per la cura, il modo, il tocco.
Amici belli, grazie. Per gli auguri pubblici e per quelli privati. Mi coccolate troppo (ma continuate, eh!).
Domani sarà migliore per tutti noi, Zelda ed io lo sappiamo.

 

5 commenti:

Sara Trofa ha detto...

in poco più di un mese non so quante volte te l'ho già detto, ma sono proprio contenta di averti incontrata :)

Zelda was a writer ha detto...

temevo fortemente che dopo il mio straparlare di domenica non mi avresti più voluto bene :/
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
dolce notte, saretta!

Justine ha detto...

Tu non partecipi alla storia, sei la nostra grande protagonista !


Ciaooo Saraaaaaaaaaaaaa!

Sara Trofa ha detto...

!!! considerata la mia frase di apertura domenica... ad impegnarmi non sarei riuscita a fare peggio : p

'notte

Zelda was a writer ha detto...

@sara: che ne dici, finirà in un libro di fate pasticcione? e io che continuavo a cercare acqua e poi mi dimenticavo di bere? uhm...

@ju: <3

buona notte, belle fatine!