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giovedì, novembre 25, 2010

Un’africana bianca in un giorno di ossimori

- Hey, che elegante! Sembri un’africana bianca!

Ero di ritorno dal supermercato con il carrellino pieno d’acqua e un ragazzo africano mi ha fatto questo complimento. Oggi è un giorno di bellissimi ossimori: ha le fattezze di un sabato infrasettimanale, sembra una notte assolata, già di primo mattino si parlava come fosse pomeriggio. Insomma, questo giorno qui ci piace.

Si tratta anche di una data importante per chi vi scrive: la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Peccato che nei principali quotidiani nazionali la notizia sia scivolata nelle retrovie fino quasi a scomparire. D’altro canto è sempre così che capita: sono reazioni esagerate, muoiono donne come muoiono uomini.
Non è così purtroppo. La violenza maschile è la prima causa di mortalità femminile, poi arrivano il cancro, gli incidenti stradali e le guerre. Ogni tre giorni in Italia muore una donna, spesso per mano di un uomo con cui ha costruito un piccolo regno di condivisione e certezze: la maggioranza degli omicidi si compie tra le mura domestiche, quelle stesse che in teoria dovrebbero proteggere.

Non si tratta di una protesta di genere - il muro del manicheismo è caduto da moltissimo tempo - ma di un lento lavoro sulla mentalità, sulla cultura, sui punti di vista di uomini e donne.

Amici, perdonatemi, ma questa cosa mi sta tanto a cuore.
E adesso qualche foto di queste ore.

Come state voi?
Vado a lavorare un po’: stasera mi attende una doppietta di musica e amici.
Inutile dire che Mrs Canon sarà con me.
xoxo

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