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giovedì, novembre 19, 2009

Lost in translation (<<under my umbrella ella ella eh eh eh>> cit.)

DEDICATO AD ALESSANDRO BOSCOLO,
amico di sogni e risate
distante solo per via di qualche chilometro

Mein schirm kann fliegen

MEIN SCHIRM KANN FLIEGEN, l’ho comprato una decina di anni fa in un mercatino perso nel pavese o forse nel piacentino (questa premessa per il mio leggendario amor di precisione).

Mi piaceva la copertina: mi accendeva il sorriso e così è finito nella mia vita. È seguito un certo periodo di oblio vigile, quello per intenderci di quando le cose sono con te ma tu non lo sai. E infine, negli ultimi giorni, quasi chiamata dalla sua copertina cerulea, lo sono andata a cercare.

Se volete maggiori informazioni sulla pubblicazione, e soprattutto se sapete il giapponese :), potete andare direttamente qui.

Le illustrazioni – pazzesche - sono firmate da Marlenka Stupica, un’artista di cui mi sono letteralmente innamorata in questi giorni e sulla cui produzione è partita una ricerca ossessiva.

Guardate questa e ditemi se nella sua estrema semplicità non arrivi a parlare anche un po' di voi.

Comuque, su Marlenka torneremo di certo, ma il libro che ho acquistato io aveva una particolarità: una dedica a pagina 3, scritta a mano il 27 aprile del 1965. Non si capiva nulla, tranne che fosse scritta in tedesco, così ho pensato di chiedere aiuto al mio amico Alessandro, pianista sopraffino trasferitosi a Berlino da qualche tempo, e gli ho mandato una mail.

 

2009/11/13 Camilla

caro Ale, non ti pare di partecipare ad un sogno?
le cose sono prolungamenti del nostro bene. e trovarne alcune che testimoniano il bene di altri non può che accendere!
grazie di cuore,
ti voglio bene

Sembrava che tutto potesse procedere per il meglio… ma purtroppo anche a Berlino hanno avuto dei discreti problemucci di decodificazione: pare che la dedica sia passata di mano in mano e che si siano creati dei veri e propri simposi per capire cosa cavolo ci fosse scritto. Non era chiara la scrittura e neppure il senso di quello che si riusciva a leggere. Un’impresa, insomma.

Alla fine la traduzione è risultata questa:

Solang vom Schirm die Tropfen triefen
solang am Werk die Schirme Aktiven
ist mir die Zukunft gar nicht bange.
Es lebe der Kurze und der Lange!


In Widmung dem
groessten Idealisten
und Sammlern der
Europaeischen Schirmbande!


Horst Hugendubel
Stuttgart 27.4.65


Finché le gocce sgocciolano dall'ombrello/ finché gli ombrelli al lavoro gli attivi (sic)/ non ho paura del futuro./ Lunga vita al corto e al lungo!
Dedicato ai/ più grandi idealisti/ e collezionisti delle/ bande dell'ombrello europee!
Horst Hugendubel
Stoccarda 27.4.65

Morale della favola: l’importante è che ci sia una sola persona al mondo che ci capisce al volo. L’ermetismo è coraggio e personalità, inoltre, in tutta questa storia, Ionesco ci fa un baffo.

 

E ora qualche illustrazione di Marlenka Stupica (1962)!
Non trovate che ci sia una considerevole presenza di cappelli? O è solo la mia patologia del momento?

Mein schirm kann fliegenMein schirm kann fliegenMein schirm kann fliegenMein schirm kann fliegen

Non ho potuto evitare di farmi delle domande su chi fosse Horst e così ho digitato il suo nome su google, convinta che non comparisse nulla, e invece… ragazzi, e se fosse davvero questo omonimo trovato in un sito di alberi genealogici????

Si tratta di un evidente caso alla Lucarelli.

<deglutisco>

Carlo Lucarelli

Buona favola a Tutti!

3 commenti:

Kifki ha detto...

Ho visto questo post e di colpo mi sono ritrovata in seconda elementare, quando ogni bambino sloveno vive di libri illustrati da lei. Il mio preferito era La principessa sul pisello. È ancora sulla mia libreria!

Zelda was a writer ha detto...

<3!!!
lo sapevo che avremmo avuto mondi bellissimi in comune. lo sapevo!

Zelda was a writer ha detto...

(ti scrivo in privato per avere informazioni)