Sto preparandomi per andare al Blue Note: stasera la mia Cantantessa si esibisce in un doppio spettacolo e io non vedo l’ora di partecipare alla sua Fortuna.
Intanto pensavo a cosa mettermi (è un dovere farsi molto carini, quando si partecipa alla Fortuna altrui). Archiviato il giallo di ieri, oggi sono scientifica: sceglierò in base ad un’attenta ricerca cromatica e intersecherò tessuti e stili con una perfezione quasi matematica.
Uuuuu, che delizia!!! E se mi tagliassi i capelli così??? Ok, ok, scientificità: NON DIVAGHIAMO!
Vorrei unire la freschezza nouvelle vague di Anna Karina…
… all’estro di Andy Wahrol.
Vorrei il colore dell’ingenuità…
… con il profumo dei ranuncoli, i miei fiori preferiti (che comunque, per dovere di cronaca, non profumano affatto).
Indosserei gli occhi viola di Elsa Morante…
… e la freschezza di Gelsomina!
E poi, vorrei, cara Babbo Natale… ma com’è che questo post è diventato una lettera di Natale??… vabbè, vorrei vorrei vorrei… un piedino alla Fragonard!
VA BENE… VADA PER IL TUBINO (Alex Katz, The black dress, 1960)
Oggi va così, poco tempo per le parole e voglia esponenziale di bellezza e colore. Domani prometto novità e qualche pensiero in più.
Vi lascio con un regalo ricevuto da Sofia, la figlia della mia amica Monica. Ha imparato a scrivere e non vede l’ora di fermare lettere sulla carta. Leggendo il regalo confezionato su misura per me, mi sono chiesta cosa volesse dire ZOPPIO… ma poi ho preferito non indagare oltremodo.
LOVE!
xxx
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