Il blog si è trasferito!

Sarai reindirizzato automaticamente in 6 secondi. Altrimenti vai a
http://www.zeldawasawriter.com
e aggiorna il segnalibro.

martedì, aprile 20, 2010

Sirio o forse un’altra (1a parte dei deliri di aprile)

Sarà stata Sirio o magari un’altra di quelle stelle che si indicano nei  cieli stellati estivi, quelli  sotto cui fingi di essere un’astronoma mancata, giusto per colpire chi è sdraiato con te ad ammirarli. Confesso di averlo fatto in passato, confesso di non avere avuto la benché minima idea di cosa indicassi (sempre che si escludano Orse maggiori e minori e stelle cadenti). Ma c’erano i fuochi dell’artificio del cuore e non serviva tanta precisione tassonomica.

In ogni caso, ieri sera doveva  essere di certo Sirio. Mi guardava a tratti abbacinante, a tratti rosata. Pareva pure che vibrasse delicatamente e sussurrasse qualche saggezza stellare che sapeva di lontano, di saggio, di silente. Nel cielo di una città che non guarda in faccia nessuno, essere scrutata da una stella non è cosa da tutti i giorni. Tutti si aspetterebbero che fosse Lei a chiedere di essere ammirata, ascoltata, compresa. E invece ero io che parlavo, mentre lei pareva annuire.

Mi deve aver detto tre o quattro cose che si paleseranno al momento giusto, ne sono quasi certa. Mi ha curato la malinconia della sera che non fiata, quella delle cose che cambiano, quella di quando si evolve e le cose variano lungo il cammino.

Mi ha stretto nell’abbraccio dei patti non siglati e sono rimasta confusa e inerme di fronte a tanto sentimento. Ahh, i cambiamenti, le svolte, i traslochi, i passaggi delle stagioni! Amati e odiati cambiamenti! Ahhh, maledetta primavera!

Per la cronaca: ho appena bevuto un caffè. Stommy non gradirà.

Technorati Tag: ,,

0 commenti: